MARGHERITA:"ERO UNA BRAVA MOGLIE FINCHE' NON HO SCOPERTO IL CAZZO DI JUAN!"
Questa storia avviene 5 mesi prima del mio matrimonio con Paolo. Io sono Margherita e sono fidanzata con lui da 10 anni. Ho trentanni e lui poco di più. Oltre a lui non ho avuto molte altre esperienze. E soprattutto mai tradito o pensato di farlo. Per capodanno decidiamo di andare in un posto esotico per 2 settimane. Una vacanza rilassante.
Tutto filava tranquillo. Spiaggia, mare e facevamo l'amore un po' più del solito. Ultimamente la routine mi stava un po' uccidendo il desiderio. Il mio compagno non ha molta fantasia e soprattutto ama il classico. Credo sia l'unico uomo che non abbia mai avuto il desiderio di provare a inculare la sua donna o venirle in bocca. Io non sono una maialona, capiamoci, ma probabilmente se me l'avesse chiesto avrei sperimentato.
Tornando alla nostra storia, la seconda settimana è capitato il fattaccio. Ormai avevamo fatto conoscenza coi titolari del resort. Lei una donna italiana sulla quarantina, e lui invece ragazzo del posto sulla trentina. Fisico scolpito, molto scuro di carnagione. Sinceramente quando era in costume era difficile non notare la protuberanza tra le gambe. E pensare che era sempre stata una mia curiosità la dimensione del cazzo nero. Leggenda metropolitana o verità?
Un giorno mentre passava mi sa che si accorse che il mio sguardo finiva spesso sul suo costume, e mi sorrise. Mi sentii sprofondare dall'imbarazzo.
Il giorno dopo il mio compagno decide di fare un'escursione in barca, io soffro il mal di mare e sto in camera a rilassarmi.
Il caldo era molto e così feci una doccia. Mi stavo sciacquando quando sentii una mano insaponarmi la schiena.
"Amore sei già tornato?" Dissi sorridendo....e mi girai.
Non era il mio compagno. Era Juan, il marito della proprietaria.
"Ho il pass delle camere....Ho notato che eri curiosa e così volevo toglierti la curiosità" Mi disse in un italiano sgangherato.
"Sei impazzito? Per chi mi hai preso? Esci dalla stanza. Vado a parlare con tua moglie"
Ero indubbiamente incazzata. Uscii dalla doccia e mi coprii, presi il telefono in mano e vidi lui che si avvicinava.
"Ora fai la difficile? Magari fino a stanotte sognavi di essere scopata"
"Tu sei..."
Non feci in tempo a finire che mi prese per un braccio e mi sbattè sul letto. Si mise sopra di me e iniziò a baciarmi il collo mentre una mano s'infilò tra le mie gambe.
Sentivo il suo cazzo spingere da dentro il costume su di me.
Non riuscivo a reagire, perchè in fondo aveva ragione. La sera prima mi ero masturbata pensando al suo cazzo nero. Sapevo di non potere. Amavo il mio futuro marito ma godevo con la sua mano tra le gambe.
Si alzò e mi appoggiò il cazzo sulla bocca. Era davvero enorme. Depilato. Iniziai un pompino. Lo succhiai, leccai la cappella, leccai le palle e sembrava gli piacesse. Mi prese la testa e mi infilò il cazzo enorme in gola. Soffocavo.
"Sai che ti tratterò da troia? Non credere di fare una cosa romantica col maritino. Prendilo in gola che poi ti sfondo la figa"
Avevo le lacrime agli occhi, Soffocavo e godevo. Si alzò e mi aprì le gambe. Puntò il cazzo tra le labbra della mia figa e spinse. Mi mancò il respiro. Mi sentii piena. Ma mi piaceva. Iniziò a scoparmi e schiaffeggiarmi. Mi teneva il collo e lo sentivo duro fino in fondo. Le palle contro il mio culo.
"Si così. Scopami. Hai ragione sono una troia. Voglio il tuo cazzo"
Si eccitò ancora di più. Non mi riconoscevo. Aveva tirato fuori una parte di me che non conoscevo.
Mi fece sedere sopra di lui a cavalcioni. Mi muovevo come una pazza. Con la mano mi allargava le chiappe e sentii un dito entrare nel mio culo.
"Il mio culo no. Sono vergine e non voglio"
"Zitta! Sei una troia vero? E le brave troie lo prendono nel culo! Hai voluto il cazzo nero? Adesso stai zitta!"
Mi girò e mise a pecorina e mi scopò di nuovo. Poi lo tirò fuori e me lo puntò sul culo.
Urlai di dolore appena mise dentro la punta.
"Ora il culo è rotto e non sei più vergine" Mi disse.
Lo spinse dentro e mi sentii aprire a metà. Mi stava inculando. La mia prima inculata. Un cazzo nel culo. Appena iniziò a muoverlo mi mancava il respiro. Mi sentivo morire, ma poi inizia a godere e squirtai dal piacere. Non era ancora contento e rientrò nella mia figa. Non feci in tempo a parlare che mi sentii riempita. Mi aveva sborrato dentro.
Mi prese la testa e mi infilò il cazzo in bocca. Per la prima volta sentii il sapore della sborra e pulii tutto.
Si alzò e rimise il costume. Andai in bagno a sciacquarmi ma quando tornai non c'era più.
Lo rividi alla sera mentre cenavo col mio compagno.
Gli ultimi cinque giorni ho scopato sempre con Juan. Mi ha aperto il culo e fatto provare il piacere di una sborrata in bocca.
Tornata dalle vacanze mi mancò molto il cazzo nero. Ero ritornata quella di prima. Mi sposai e continuavo a fare l'amore con mio marito. Ma mi mancava sentirlo nel culo o lo schizzo di sborra in bocca. Passarono otto mesi e non resistetti più. Ora almeno una volta a settimana ho un cazzo nero che mi sfonda.
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